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418
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I Franchi erano uno dei tanti popoli germanici che si erano stanziati nei territori dell'Impero romano. Intorno al V secolo, sotto la guida di MEROVEO, avevano costituito un regno romano-barbarico tra la Gallia settentrionale e le regioni del basso Reno (gli odierni Paesi Bassi)
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Tra le molte tecniche che diedero ai franchi una notevole superiorità militare sugli altri popoli vi era un nuovo metodo d'attacco che sfruttava in modo innovativo la STAFFA (inventata dagli Unni)
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496
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Nel 496 diventa re dei franchi CLODOVEO
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499
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Nel 499 il re franco Clodoveo, assieme a migliaia di guerrieri, si fece battezzare a Reims dal vescovo Remigio.Questa scelta ebbe una grande importanza politica per due ragioni:
1)rese più forte il regno perché i franchi professavano la stessa religione della popolazione gallo-romana sottomessa;
2)i franchi divennero dei fedeli alleati del papa.
L'unione tra franchi popolazione gallo-romana fu resa possibile anche grazie ad altre iniziative quali:
-i matrimoni misti
-all'aristocrazia gallo-romana fu concesso il potere militare
-i capi guerrieri franchi divennero proprietari di grandi estensioni terriere sulle quali esercitavano gli stessi diritti dei signori romani delle villae.
Nacque una nuova figura di nobile franco, allo stesso tempo SIGNORE, PADRONE delle terre e capace di difenderle con le armi.
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Il segno che l'unione tra i due popoli aveva avuto successo si ebbe nel mutamento del significato del termine "franco". In origine con questo termine si definivano dei gruppi germani;poi, nel VII sec., s'indicavano sia l'aristocrazia germanica sia quella romana del regno merovingio. Infine divenne sinonimo di "uomini liberi" in contrapposizione con i servi. Da quest'ultimo significato sono derivate diverse espressioni. Tra queste, "affrancarsi" e "farla franca".
507
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Tra la fine del V sec. e il VI sec., i franchi combatterono contro visigoti e alamanni e costituirono un vasto regno, che comprendeva i territori dell'attuale Francia, Belgio, Paesi Bassi, Germania occidentale e Svizzera.
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511
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I re franchi consideravano il regno una proprietà personale:alla loro morte, i territori venivano divisi tra gli eredi, che secondo la LEGGE SALICA, erano solo i maschi. Spesso i figli entravano in lotta fra loro e così la potenza del regno si indeboliva. Fu quello che accadde alla morte di Clodoveo, avvenuta nel 511: il grande regno fu diviso tra i suoi figli Clotario, Clodomiro, Teodorico e Childeberto
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che frazionarono il territorio in quattro regni: Austrasia,Neustria, Aquitania e Borgogna
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I successori di Clodoveo furono dei sovrani deboli e vennero soprannominati "re fannulloni", più dediti alle feste a alla caccia che all'amministrazione dello stato. Di fatto il potere era esercitato dai MAESTRI DI PALAZZO o "maggiordomi", grandi proprietari terrieri e alti funzionari della corte del re.
687
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I maestri di palazzo di Austrasia si mostrarono particolarmente abili:uno di loro, Pipino di Héristal, nel 687 riunificò sotto il suo controllo anche i regni di Neustria e di Burgundia, fondando una nuova dinastia:i pipinidi
732
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Il successore di Pipino di Héristal, Carlo Martello (il soprannome, "piccolo Marte, rivela l'ammirazione dei Franchi per Roma e il desiderio di mostrarsi quale eredi della sua grandezza) nel 732 sconfisse a Poitiers un manipolo di mori (da mauri, ovvero abitanti della Mauritania, regione che in età romana comprendeva le attuali Algeria mediterranea e il nord del Marocco) che erano penetrati in Francia dalla Spagna, probabilmente al solo scopo di razzia.
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La battaglia fu uno scontro poco significativo, ma Carlo e i suoi discendenti, i carolingi, furono abili a presentarla come lo scontro decisivo che aveva posto fine all'invasione mussulmana in Europa. Ciò diede ai Carolingi maggiore prestigio agli occhi della Chiesa di Roma.
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751
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Il successore di Carlo Martello fu il figlio Pipino detto "il breve" a causa della bassa statura. Fu nominato "maestro di palazzo", ma poi acquistò così tanto potere che riuscì a deporre l'ultimo "re fannullone", Childerico III, che fece rinchiudere in un convento. Riunita un'Assemblea di guerrieri franchi, si fece acclamare re, sostenendo che il trono spettava a chi era effettivamente in grado di difendere il regno. Nacque così la dinastia dei carolingi.
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754 - 756
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Pipino temeva che qualche nobile franco potesse rivendicare l'usurpazione e delegittimare il suo potere. Durante una lettura della Bibbia, rimase colpito dalla storia di Saul, divenuto primo re degli Ebrei perché il profeta Samuele lo aveva unto con olio sacro. Gli venne quindi l'idea di inventare una cerimonia che lo avrebbe tutelato da ogni contestazione:L'UNZIONE DEL PAPA. Il pontefice, Stefano II accettò la proposta, ma in cambio chiese un intervento armato dei contro i Longobardi, che minacciavano di conquistare Roma.
Attraverso l'unzione il re diventava non solo persona sacra agli occhi dei suoi sudditi, ma anche sacerdote. Nel rito cattolico, infatti, l'olio sacro veniva impiegato solo per consacrare i vescovi e i sacerdoti.
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Pipino, come promesso, scese in Italia e sconfisse i Longobardi togliendo loro tutti i territori che avevano sottratto ai Bizantini. Poi, nel 756, ne fece donazione al papa, depositando sull'altare di San Pietro le chiavi di 22 città. Dopo la donazione di Sutri, che lo aveva reso padrone di un castello, il papa si trovò a possedere intere regioni, sulle quali aveva il potere di un re.
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L'imperatore romano d'Oriente chiese al papa di restituirgli le terre, che gli erano state sottratte dai bizantini. Fu per tacitare le richieste dei bizantini che i notai pontifici stesero un falso documento dal quale risultava che quelle terre erano già state donate alla Chiesa molto tempo prima dall'imperatore romano Costantino. La Donazione di Pipino si trasformò nella DONAZIONE DI COSTANTINO e bisognerà attendere il XV sec e l'opera di LORENZO VALLA per dimostrarne la falsità