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SophiaStrami
SophiaStrami
1492 - 50 years
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Dopo la morte di Lorenzo de' Medici la politica dell'equilibrio degenerò precipitosamente. L'atto che ne rivelò i risvolti negativi si verificò a Milano, quando Ludovico Sforza (detto "il Moro") usurpò la Signoria togliendola al nipote, genero del re di Napoli. Temendo che quest'ultimo intervenisse a favore dell'erede legittimo, nel 1494 Ludovico propose al re di Francia, Carlo VIII di Valois, di scacciare gli Aragona da Napoli. Giunto alle porte di Napoli, prese a cannonate il Maschio Angioino mettendo in fuga gli Aragona; ma appena Carlo VIII fu insediato sul trono, tutte le Signorie gli si rivoltarono contro, il re tornò precipitosamente in Francia mentre le Signorie italiane permettevano agli Aragona di riprendersi il trono.
La cosiddetta calata di Carlo VIII fu la prima fase delle Guerre italiane.
1500
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Nel 1500 nacque Carlo d'Asburgo che, nel 1519, divenne imperatore con il nome di Carlo V. Ereditò dai nonni materni la Spagna, il Regno di Napoli, una parte dell'Africa settentrionale e l'America spagnola; dal nonno paterno l'Austria, i Paesi Bassi, la Boemia, mentre il titolo imperiale gli dava la suprema autorità sulla Germania.
1521 - 1559
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Il primo problema posto dall'Impero era che la Francia e l'ex Ducato di Milano lo dividevano in due tronconi. L'imperatore ritenne quindi prioritario strappare alla Francia i due territori che gli avrebbero permesso di aprire la cosiddetta "Via asburgica": la Borgogna e il Milanese. Questo progetto non era gradito dal re di Francia Francesco I di Valois perché si sentiva schiacciato tra Spagna e Germania, e temeva di venirne inghiottito; inoltre nutriva per Carlo un odio personale e inestinguibile. Così i due sovrani si combatterono per tutta la vita: esso costituì la seconda fase delle Guerre italiane.
Carlo V attaccò la Borgogna, ma senza successo; nel 1525 sbaragliò i Francesi a Pavia impadronendosi del Milanese. Lo stesso Francesco I fu fatto prigioniero e, regalato a Madrid, promise che in cambio della libertà avrebbe ceduto a Carlo la Borgogna, ma una volta liberato non mantenne la promessa. Subito dopo riunì nella Lega di Cognac l'Inghilterra, Firenze, Venezia e lo stato pontificio.
1527 - 9 months
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La punizione riservata dal destino a papa Clemente VII fu terribile.
Nel 1527 in Italia scorrazzavano indisturbati i 12000 lanzichenecchi (mercenari tedeschi) che avrebbero dovuto annientare la Lega di Cognac, ma non riuscirono mai ad incontrare il nemico. Rimasti senza paga e senza cibo, i lanzichenecchi prima devastarono le campagne, poi marciarono su Roma, Arrivati alle mura, sbaragliarono i 3000 mercenari svizzeri che le difendevano e misero a ferro e fuoco la sede papale con un'azione divenuta celebre come "Sacco di Roma". I lanzichenecchi restarono a Roma nove mesi, durante i quali il papa si salvò. Alla fine si ritirarono perché la Chiesa pagò un altissimo riscatto e perché restare era diventato impossibile.
1529
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L'altro grande duello della vita dell'imperatore fu quello contro il Gran Sultano turco Selim I, detto "Solimano il Magnifico".
Solimano nel 1529 aveva posto sotto assedio Vienna che venne però difesa da Carlo V, quindi si spostò nel Mediterraneo il fronte della guerra nominando ammiraglio Khair ad-Din, detto "Barbarossa", e affidandogli il compito di fiaccare le potenze cattoliche e di conquistare il maggior numero possibile di isole e di città costiere. Poi Solimano compì un miracolo diplomatico alleandosi con il re di Francia, il cattolico Francesco I. Di fronte all'"alleanza sacrilega" del rivale, con l'aiuto dei Veneziani, la flotta asburgica annientò quella franco - turca. Poi una tempesta distrusse tutte le navi di Carlo V.
SOLIMANO IL MAGNIFICO
https://www.google.it/search?q=solimano+il+magnifico&rlz=1C1ASUC_enIT665IT665&espv=2&biw=1680&bih=920&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUKEwjHtt20mbjRAhWDaRQKHa_eBNsQ_AUIBigB
1556
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Carlo V divise l'impero in due parti:
-a Filippo andarono i Paesi Bassi, la Spagna, le colonie d'America e d'Africa;
-a Ferdinando restarono l'Austria, la Boemia e l'Ungheria, la Germania rimaneva sottoposta formalmente alla loro autorità.
1556
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Carlo V da giovane aveva sognato che Dio gli avesse concesso un impero tanto grande allo scopo di unificare tutta l'Europa cattolica e darle un lungo periodo di pace e di prosperità, ma la cristianità si era spaccata in due e le due parti si stavano massacrando a vicenda.
Poco dopo la metà del secolo, giunse a Carlo la notizia della morte della madre, Giovanna "la Pazza"; contemporaneamente, anche il nipote di Carlo cominciò a mostrare i sintomi della "pazzia degli Asburgo".
Carlo piombò in una malinconia senza via d'uscita e capì di essere troppo stanco per lottare ancora, quindi abdicò.
1571
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Contro il pericolo di un'avanzata turca via mare verso occidente si creò finalmente una grande alleanza cristiana, costituita dalle flotte spagnola, veneziana, pontificia e toscana.
Nel 1571 esse incrociarono quella turca nelle acque di Lepanto, dove i cristiani affondarono 200 navi turche liberando nuovamente il Mare Mediterraneo dal dominio islamico. Nessuno seppe approfittare di quel trionfo, per cui il Mediterraneo rimase in balia dei pirati musulmani e cristiani.