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Storia della villa e di Pesaro e dintorni in quegli anni
1694
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Fu un geologo, naturalista e archeologo. Era un alto funzionario della legazione pontificia di Urbino e Pesaro, originario del Lazio, da cui colse il suo amore per l'archeologia. Raccolse materiale storico e archeologico per tutti i dintorni pesaresi. Tentò di interpretare filologicamente antichi manoscritti e oggetti d'arte antica.
1710
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Fu pittore, poeta, architetto, teologo, canonico. Fondò una scuola a Pesaro con 72 allievi e un accademia del nudo. Studiò a Pesaro, ma la sua cultura, spinta all'approfondimento dal Passeri e dall'Olivieri, si completò a Roma nel 1734. Durante la sua vita Pesaro incontrò un periodo di cultura e di elevata arte.
1740
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La chiesa fu eretta nel 1269 e consacrata da Fra Pietro vescovo di Pesaro il 29 settembre del 1325. Nel 1763 venne restaurata dal Vanvitelli. La chiesa era annessa ad un convento di suore benedettine. Con l'avvento del Regno d'Italia, il convento fu requisito per uso pubblico mentre la chiesa rimase aperta al culto fino al 1918.
1747
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Mentre l' Abbate Olivieri Giordani era in vita, la villa, progettata da Lazzarini, ospitò numerosi letterati, uomini d'affari e personaggi eminenti di quel periodo. All'interno vi erano opere d'arte moderna ed antiche, reperti, oggetti d'arte, manufatti di antiquariato e collezioni di stampo ottocentesco.
1750
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A Pesaro a sostegno della popolazione indigente e in particolar modo in aiuto dei numerosi orfani, erano operanti ben tre orfanotrofi. Il più antico era un orfanotrofio femminile fondato nel 1595 dalla Duchessa Vittoria Farnese. Verso la metà del settecento il conte Raimondo Santinelli donò alla curia vescovile tremila scudi e quattro case per un altro orfanotrofio femminile conosciuto come il conservatorio delle pericolanti o delle Zoccolette.
1780
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1781
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Nella storia di Pesaro più recente si ricordano due terremoti che ebbero effetti devastanti sulle abitazioni. Il terremoto del 1781 del grado dieci della scala Mercalli, a ridosso del monte Nerone e il terremoto del 1916.
1787
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1788
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1792
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1797 - 1814
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La diffusione di nuove idee tra una nascente borghesia e la loro presa sulle campagne sul finire del xviii secolo mutò il carattere dei rapporti sociali e l'allontanamento tra antico regime e paese reale, lontananza che sarà acuita dall'entrata in guerra dalle armate di Napoleone. Napoleone giunge a Pesaro il 6 febbraio 1797 accolto dal marchese Francesco Maria Mosca a Villa Caprile. Il sogno marchigiano dei rivoluzionario dei marchigiani durò poco perché il 19 febbraio Napoleone firmando la pace di Tolentino si ritirò restituendo le terre conquistate al Papa. La pace durò poco tanto che Pesaro dal 1808 al 1814 entrò a far parte del Regno Napoleonico.
1800
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passato il tempo delle carestie, della crisi e delle epidemie, nei primi anni dell'ottocento ci fu un grande aumento demografico e dell'urbanizzazione.
1855 - 1869
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11 settembre 1860
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Dopo una violenta battaglia, tutta la guarnigione pontificia, compreso il vescovo Monsignor Fares, fu fatta prigioniera dall'armata piemontese
1868
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1869 - 1872
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1872 - 1876
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1876 - 1893
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1893
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1933
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